La scrittura come un coltello

18,00 €

Autori: Annie ErnauxFrédéric, Yves Jeannet
Traduttore: Lorenzo Flabbi
anno: 19 novembre 2024
pag. 168

Tutti gli ordini che contengono questo libro saranno spediti o consegnati a domicilio dal giorno successivo alla data di uscita

La scrittura come un coltello è un «esame di coscienza letteraria», l’attestazione dell’esigenza di scrivere come atto di rivendicazione, la straordinaria occasione di osservare da vicino il compiersi di un’opera unica del nostro tempo.

«Sento la scrittura come il coltello, quasi l’arma, di cui ho bisogno.»


Uno scrittore che vive all’altro capo del mondo si appassiona dei libri di una grande autrice fino a sentire il bisogno di interrogarla, di chiederle come è nata la sua scrittura. È così che dal Messico Frédéric-Yves Jeannet comincia una conversazione via mail con Annie Ernaux. In un anno di confronto serrato il dialogo a distanza cresce fino a divenire un libro. Nelle risposte di Ernaux si dispiegano, per la prima volta in parole pubbliche, più di trent’anni di riflessioni sulla scrittura, considerazioni e pensieri fino a quel momento confinati nell’intimo dei diari. Si aprono così le porte di un «cantiere» governato da precise regole di lavoro, tutte sottese a un unico mandato: scrivere per incidere, come la lama di un coltello, nella realtà del mondo, per sovvertire con le parole le visioni dominanti.
Arricchisce il volume una postfazione dell’editore e traduttore di Ernaux in Italia, che racconta la parabola della sua fortuna nel no

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Autori: Annie ErnauxFrédéric, Yves Jeannet
Traduttore: Lorenzo Flabbi
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La scrittura come un coltello è un «esame di coscienza letteraria», l’attestazione dell’esigenza di scrivere come atto di rivendicazione, la straordinaria occasione di osservare da vicino il compiersi di un’opera unica del nostro tempo.

«Sento la scrittura come il coltello, quasi l’arma, di cui ho bisogno.»


Uno scrittore che vive all’altro capo del mondo si appassiona dei libri di una grande autrice fino a sentire il bisogno di interrogarla, di chiederle come è nata la sua scrittura. È così che dal Messico Frédéric-Yves Jeannet comincia una conversazione via mail con Annie Ernaux. In un anno di confronto serrato il dialogo a distanza cresce fino a divenire un libro. Nelle risposte di Ernaux si dispiegano, per la prima volta in parole pubbliche, più di trent’anni di riflessioni sulla scrittura, considerazioni e pensieri fino a quel momento confinati nell’intimo dei diari. Si aprono così le porte di un «cantiere» governato da precise regole di lavoro, tutte sottese a un unico mandato: scrivere per incidere, come la lama di un coltello, nella realtà del mondo, per sovvertire con le parole le visioni dominanti.
Arricchisce il volume una postfazione dell’editore e traduttore di Ernaux in Italia, che racconta la parabola della sua fortuna nel no

Autori: Annie ErnauxFrédéric, Yves Jeannet
Traduttore: Lorenzo Flabbi
anno: 19 novembre 2024
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La scrittura come un coltello è un «esame di coscienza letteraria», l’attestazione dell’esigenza di scrivere come atto di rivendicazione, la straordinaria occasione di osservare da vicino il compiersi di un’opera unica del nostro tempo.

«Sento la scrittura come il coltello, quasi l’arma, di cui ho bisogno.»


Uno scrittore che vive all’altro capo del mondo si appassiona dei libri di una grande autrice fino a sentire il bisogno di interrogarla, di chiederle come è nata la sua scrittura. È così che dal Messico Frédéric-Yves Jeannet comincia una conversazione via mail con Annie Ernaux. In un anno di confronto serrato il dialogo a distanza cresce fino a divenire un libro. Nelle risposte di Ernaux si dispiegano, per la prima volta in parole pubbliche, più di trent’anni di riflessioni sulla scrittura, considerazioni e pensieri fino a quel momento confinati nell’intimo dei diari. Si aprono così le porte di un «cantiere» governato da precise regole di lavoro, tutte sottese a un unico mandato: scrivere per incidere, come la lama di un coltello, nella realtà del mondo, per sovvertire con le parole le visioni dominanti.
Arricchisce il volume una postfazione dell’editore e traduttore di Ernaux in Italia, che racconta la parabola della sua fortuna nel no

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