L'imperatore di Portugallia
Autrice: Selma Lagerlof
Traduzione di: A. Terziani
anno: 1991
pag.288
L’Imperatore di Portugallia è un romanzo sull’amore, la sua nostalgia, le sue proiezioni, la sua vera o apparente follia. Dal momento in cui la piccola Klara Gulla viene al mondo, il cuore del padre Jan comincia a battere e il miracolo di quel battito, di quella tardiva scoperta di un’emozione mai provata, della felicità e della sofferenza che ne sono le immancabili compagne, trasformerà tutta la sua vita, dandole valore e significato. L’amore diventa la lente attraverso la quale vede la realtà e, quando questa è troppo squallida e amara, la trasfigura.
Se la sua Klara Gulla , partita a cercar fortuna, non scrive e non torna, non è, come dicono voci maligne, perché è andata a finir male: il mistero che la circonda non può che nascondere un destino troppo straordinario per essere rivelato. Lontano, in una mitica Portugallia, dove non esistono il male e la miseria, la figlia è diventata imperatrice. E Jan, il contadino di Skrolycka, nelle sperdute valli delle Askedalar, comincerà a vivere da imperatore, con la follia di chi, cieco all’apparenza delle cose, si fa veggente e, misurando con il metro dell’assoluto, varca i confini dell’umano per entrare nel meraviglioso.
Autrice: Selma Lagerlof
Traduzione di: A. Terziani
anno: 1991
pag.288
L’Imperatore di Portugallia è un romanzo sull’amore, la sua nostalgia, le sue proiezioni, la sua vera o apparente follia. Dal momento in cui la piccola Klara Gulla viene al mondo, il cuore del padre Jan comincia a battere e il miracolo di quel battito, di quella tardiva scoperta di un’emozione mai provata, della felicità e della sofferenza che ne sono le immancabili compagne, trasformerà tutta la sua vita, dandole valore e significato. L’amore diventa la lente attraverso la quale vede la realtà e, quando questa è troppo squallida e amara, la trasfigura.
Se la sua Klara Gulla , partita a cercar fortuna, non scrive e non torna, non è, come dicono voci maligne, perché è andata a finir male: il mistero che la circonda non può che nascondere un destino troppo straordinario per essere rivelato. Lontano, in una mitica Portugallia, dove non esistono il male e la miseria, la figlia è diventata imperatrice. E Jan, il contadino di Skrolycka, nelle sperdute valli delle Askedalar, comincerà a vivere da imperatore, con la follia di chi, cieco all’apparenza delle cose, si fa veggente e, misurando con il metro dell’assoluto, varca i confini dell’umano per entrare nel meraviglioso.
Autrice: Selma Lagerlof
Traduzione di: A. Terziani
anno: 1991
pag.288
L’Imperatore di Portugallia è un romanzo sull’amore, la sua nostalgia, le sue proiezioni, la sua vera o apparente follia. Dal momento in cui la piccola Klara Gulla viene al mondo, il cuore del padre Jan comincia a battere e il miracolo di quel battito, di quella tardiva scoperta di un’emozione mai provata, della felicità e della sofferenza che ne sono le immancabili compagne, trasformerà tutta la sua vita, dandole valore e significato. L’amore diventa la lente attraverso la quale vede la realtà e, quando questa è troppo squallida e amara, la trasfigura.
Se la sua Klara Gulla , partita a cercar fortuna, non scrive e non torna, non è, come dicono voci maligne, perché è andata a finir male: il mistero che la circonda non può che nascondere un destino troppo straordinario per essere rivelato. Lontano, in una mitica Portugallia, dove non esistono il male e la miseria, la figlia è diventata imperatrice. E Jan, il contadino di Skrolycka, nelle sperdute valli delle Askedalar, comincerà a vivere da imperatore, con la follia di chi, cieco all’apparenza delle cose, si fa veggente e, misurando con il metro dell’assoluto, varca i confini dell’umano per entrare nel meraviglioso.