Felici i felici
Autrice: Yasmina Reza
Traduttrice: Maurizia Balmelli
anno: 2017
pag. 168
Dieci storie di personaggi che provano a vivere al di qua della disperazione, con un pizzico di felicità.
Con una scrittura di acuminata precisione, capace di muoversi tra i registri più vari, Yasmina Reza è abilissima nel far affiorare, appena sotto la superficie smaltata delle apparenze, solitudine e violenza, disperazione e risentimento; e riesce a condurre la danza dei personaggi di questo romanzo - mogli inquiete e mariti perplessi, amanti insoddisfatte e libertini mediocri, giovani in fuga dalla vita e vecchi abitati dalla morte - senza mai allontanarsi dalla lucidità intransigente di chi cerca di dire senza orpelli qualcosa che è.
Autrice: Yasmina Reza
Traduttrice: Maurizia Balmelli
anno: 2017
pag. 168
Dieci storie di personaggi che provano a vivere al di qua della disperazione, con un pizzico di felicità.
Con una scrittura di acuminata precisione, capace di muoversi tra i registri più vari, Yasmina Reza è abilissima nel far affiorare, appena sotto la superficie smaltata delle apparenze, solitudine e violenza, disperazione e risentimento; e riesce a condurre la danza dei personaggi di questo romanzo - mogli inquiete e mariti perplessi, amanti insoddisfatte e libertini mediocri, giovani in fuga dalla vita e vecchi abitati dalla morte - senza mai allontanarsi dalla lucidità intransigente di chi cerca di dire senza orpelli qualcosa che è.
Autrice: Yasmina Reza
Traduttrice: Maurizia Balmelli
anno: 2017
pag. 168
Dieci storie di personaggi che provano a vivere al di qua della disperazione, con un pizzico di felicità.
Con una scrittura di acuminata precisione, capace di muoversi tra i registri più vari, Yasmina Reza è abilissima nel far affiorare, appena sotto la superficie smaltata delle apparenze, solitudine e violenza, disperazione e risentimento; e riesce a condurre la danza dei personaggi di questo romanzo - mogli inquiete e mariti perplessi, amanti insoddisfatte e libertini mediocri, giovani in fuga dalla vita e vecchi abitati dalla morte - senza mai allontanarsi dalla lucidità intransigente di chi cerca di dire senza orpelli qualcosa che è.